CIBI OGM



  Siamo due ragazze che frequentano la classe seconda dell'Istituto Tecnico L. Einaudi di Verona; abbiamo attuato un progetto per ampliare la conoscenza dei cibi geneticamente modificati, argomento attuale di cui si sente molto discutere.

  Gli Organismi Geneticamente Modificati sono organismi viventi che possiedono un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l'aggiunta,l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
  In questo blog, come già anticipato, parleremo di cibi che hanno queste caratteristiche. In particolare, le piante vengono ingegnerizzate per produrre sostanze chimiche in grado di uccidere parassiti o per resistere ai diserbanti.
  Recentemente vengono creati OGM che contengono vitamine che scarseggiano nella dieta nei paesi in via di sviluppo, come il riso dorato (maggiore contenuto di beta-carotene).
  Alcune proteine che vengono inserite ad esempio nel mais dei mangimi per bestiame e contaminano accidentalmente prodotti naturali possono provocare reazioni allergiche in alcune persone.

CIBO
MODIFICHE e CONSEGUENTI CARATTERISTICHE
Soia
inserimento di acido oleico, acido grasso monosaturo omega 9 che aiuta ad abbassare il colesterolo
Grano
resistente a pesticidi ed erbicidi impiegati per combattere la nascita e la diffusione delle erbe infestanti
Zucchine verdi e gialle
inserimento di geni che le proteggono contro l'attacco di particolari virus
Erba medica
resistente ai pesticidi
Colza, ravizzone, cavolo e senape
l’approvazione risale al 1996 e ora il 90% di questi negli Stati Uniti è modificato geneticamente
Barbabietola da Zucchero
più della metà della produzione è geneticamente modificata
Latte
alle mucche viene somministrato l’ormone della crescita rBGH per aumentare la produzione giornaliera di latte
Mele
dopo essere state tagliate non anneriscono e restano intatte per due settimane
Broccoli
maturazione rallentata e blocco sintesi di etilene (ormone che influisce sulla germinazione e sull'invecchiamento)
Canola
resistente agli erbicidi, bassa quantità di acido erucico (acido grasso)
Patate
tolleranti alla dorifora (insetto), blocco dell’enzima che converte il saccarosio in amido
Pomodori
maturazione ritardata
Fagioli
proprietà insetticide
Caffè
miglior resa dell'aroma, minore contenuto di caffeina
Cotone
resistente ad erbicidi
Cucurbitacee (zucca,
cetriolo, melone Cantalupo)
resistenza a virus, funghi e batteri
"Euromelon"
Maggiore durata, qualità superiore, maturazione pilotabile


  Sono pochi gli alimenti che possono essere considerati OGM free (cioè che non contengono modifiche): prosciutto, mozzarella, petto di pollo, bistecca, latte, yogurt, pesce e uova, seppur DOP e IGP, sono a rischio di contaminazione di mangimi transgenici.






  Lista di operatori del mercato alimentare, che sono soliti utilizzare OGM per la realizzazione dei loro prodotti:
·         Società di produzione Kellog “s
·         Produzione società Hershey “s
·         Casa di produzione Mars
·         Casa di produzione Heinz
·         Società di produzione Hellman “s
·         Società di produzione Coca-Cola
·         Casa di produzione PepsiCo
·         Società di produzione Frito-Lay / PepsiCo (componenti GM possono essere presenti nel petrolio e altri ingredienti)
·         Società di produzione Cadbury / Schweppes
·         Produzione Pringles (Procter & Gamble)


  Gli alimenti sottoposti a manipolazione genetica che si potrebbero legalmente trovare in commercio sono:
·         alimenti a base di soia: bevande, tofu, olio di soia
e altri prodotti alimentari (hamburger, carne trita, 
succedanei della carne, salse, prodotti di panetteria,
zuppe, gelati alla crema, dessert surgelati, caramelle
gommose, gelatine alla frutta, dado, margarina) 
che possono contenere ingredienti a base di soia, 
quali farina e lecitina di soia, generalmente impiegati
nelle produzioni industriali per aumentare la consistenza o l'apporto proteico degli alimenti;
·         alimenti a base di mais: granelle, olio di mais, farina di mais, zucchero e sciroppo di mais, prodotti addizionati con derivati di mais come possono essere snack, alimenti fritti o al forno, prodotti dolciari e bibite;
·         alimenti contenenti olio di colza: snack e prodotti fritti o al forno;
·         alimenti contenenti olio di cotone: snack e prodotti fritti o al forno;
·         alimenti contenenti zucchero estratto da barbabietola.


  Le sementi modificate geneticamente più diffuse sono:
·         Mais Starlink, prodotto dall'Aventis, è velenoso per un bruco ed altri insetti. Nel 1998 ne era stata approvata la produzione per il solo uso animale. Nel 2000 ricerche effettuate in USA stabilirono che il mais tradizionale era contaminato per il 25% di Starlink, nel 2001 la contaminazione passò al 75%.
·         Mais BT, grazie al gene di un batterio (Bacillus Thuringiensis) è capace di produrre naturalmente un antiparassitario, che lo rende resistente ad alcuni insetti.
·         Soia Roundup Ready, prodotto dalla Monsanto, è
resistente ai diserbanti "Roundup" anch'essi 
prodotti dalla stessa multinazionale. Queste speciali sementi permettono ai coltivatori di usare qualsiasi tipo di diserbante prodotto dalla Monsanto, sicuri che essi elimineranno ogni specie vegetale tranne la loro soia.
·         MON810, mais prodotto dalla Monsanto: la sua modifica genetica intende proteggerlo dalla piralide del granturco.


  La quantità maggiore di soia (109 g per 100 g di prodotto) è contenuta nei petti di pollo, seguiti dalle uova (35 g di soia ogni 55 g), dai tranci di salmone (59 g ogni 100 g), dalle braciole di maiale (51 g di soia ogni 100 g di carne), dagli hamburger (46 g per ogni 100 g) e dal formaggio (25 g di soia per 100 g di formaggio). Questo ingrediente nascosto comporta gravi problemi di deforestazione nel mondo e che proviene da coltivazioni geneticamente modificate, senza che l’etichetta finale del prodotto lo riporti.




  La quasi totalità della soia utilizzata nei mangimi è OGM e viene coltivata in Argentina, Stati Uniti, Canada, Messico, Costa Rica, Bolivia, Cile, Brasile, Uruguay, Paraguay, Sud Africa e importata in Europa per essere utilizzata nei mangimi destinati agli allevamenti.
  Le sementi OGM sono sterili, e gli agricoltori che le utilizzano sono costretti ad ogni nuova semina ad acquistarli dalla multinazionale che li produce e li distribuisce globalmente.



  Un pericolo da non trascurare è che con la diffusione incontrollata degli OGM, si stanno progressivamente contaminando anche le culture tradizionali, con conseguenze ambientali imprevedibili.

  Le colture geneticamente modificate sono costituite principalmente da soia, più di tre quarti (77%) dei 90 milioni di ettari di soia coltivati nel mondo sono stati OGM nel 2009; cotone, quasi la metà (49%) dei 33 milioni di ettari sono stati OGM; mais, oltre un quarto (26%) dei 158 milioni di ettari coltivati a livello globale sono stati OGM; colza, il 21% dei 31 milioni di ettari sono stati OGM. Esistono però anche coltivazioni di tabacco, fiori, lino, riso, patata, zucchini, papaia, bietola, pomodoro, radicchio, ecc. geneticamente modificati.

  In Europa gli OGM sono in calo: in 6 Paesi nel 2009 erano coltivati 94.750 ettari, l'anno prima erano 107.719, una diminuzione dovuta soprattutto alla Germania che ha chiuso le sue coltivazioni OGM. La Spagna coltiva da sola l'80% del mais transgenico dell'UE e nel 2009 ha aumentato il suo tasso di adozione OGM del 22%. [Rapporto ISAAA 2009, C. James].
  In tale contesto occorre notare che sei Stati membri (Austria, Ungheria, Francia, Grecia, Germania e Lussemburgo) hanno adottato clausole di salvaguardia e vietato la coltivazione del granturco GM nei loro territori. Inoltre, in Polonia è in vigore una legislazione che vieta del tutto la coltivazione di OGM. L'Austria, il Lussemburgo e l'Ungheria hanno notificato alla Commissione il divieto della coltura della patata Amflora.

  In Italia è attualmente consentita solo la commercializzazione e non la coltivazione di OGM, se non a scopo sperimentale, in seguito ad approvazione dell'Autorità Nazionale per gli OGM, in quanto in base alla legge sementiera un qualsiasi prodotto per essere coltivato deve essere iscritto al registro varietale nazionale. Quindi, non può essere GM un alimento che contiene solo prodotti agricoli di provenienza nazionale. Inoltre, in Italia non sono ammessi OGM né è tollerata la presenza di OGM, neanche in tracce, negli alimenti destinati all'infanzia.




Anna Maria Gugolati
 Mathilde Poli

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